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Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,
sono sempre io la bambina di quasi 8 anni, ti ricordi che la mia festa è proprio due giorni proprio prima che tu passi di qui nel mio paesello di collina? Ti ringrazio per i doni che ho ricevuto lo scorso anno, anche troppi direi, e ti ricordo che sono stata buona, anche se ogni tanto, sù, porto qualche segno rosso da scuola.

Ti scrivo, come sempre,  perché per quest’anno ho pensato…”niente giocattoli”, ma un regalo per la mamma che soffre di mal di testa.  Da quanto ti avevo scritto due anni fa,  la mamma è stata meglio, pochi mal di testa e trattati bene e subito. La mamma ha imparato a volersi bene e così anche tutti noi siamo stati felici. Negli ultimi mesi però ha avuto qualche mal di testa in più, che non si voglia più bene come prima?

Caro Babbo Natale,
vorrei che le portassi qualche medicina nuova anche se da due anni sta molto meglio e il dottore che si prende cura di lei con tanta premura, ci ha detto che ci sono delle medicine nuove, speciali ma che costano un pò e il mio porcellino non è che sia proprio pieno. Sai Babbo Natale, io la voglio vedere sorridente come negli ultimi due anni perché cosi sono felice anche io. La abbraccio spesso e le dico che la voglio vedere sempre giovane (anche se il tempo passa) e col sorriso, quando sarò più grande magari potrei fare la dottoressa per curarla. Noi le sorridiamo quando ha il mal di testa,  capiamo quando non sta bene e ha gli occhi lucidi, quando a volte risponde male a tutti, quando non ci fa la crostata o i biscotti, buoni come solo lei sa fare.

Ti prego portaci questa medicina nuova, magari tutta colorata che la faccia sorridere come noi facciamo con lei, ti prometto che mangerò sempre con le posate, meno dolcetti e patatine perché sai,  mi dice che sono un pò cicciottella anche se io ho solo un pò di pancetta e le guance tonde. Non mi piace quando si mette al buio perché il sole, anche quando tramonta e andiamo sulla spiaggia, le fa venire più male, e per me è come se arrivasse l’uomo nero. Sai che questa estate ha avuto meno mal di testa?

Io vorrei, caro Babbo Natale, che lei mi accompagni sulla spiaggia, per mano, a raccogliere i legnetti e le conchiglie o in montagna a cercare le pigne per fare tanti lavoretti. Anche il papà è stato buono, ma sai alcuni uomini  sono fatti un pò così, portami un sorriso anche per lui in modo che mi venga a trovare più spesso, anche senza giocattoli, perché lui lavora lontano ma mi telefona tanto.

Caro Babbo Natale,
quando passi con le renne, entra a dare un bacino sulla fronte della mamma, e se io dormo, dille che il mio regalo di Natale è che le passi il dolore quello silenzioso ma intenso e sorrida, sorrida, sorrida.

Ma vorrei anch’io chiederti qualcosa (lo so che hai posto nel sacco!), un regalo come quello che mi portasti lo scorso anno, un pacco, che mi ricordo senza fiocchi o carte luccicanti, certamente pesante per te che vieni da lontano e devi fare la salita, ma che vorrei ancora tenere con me, un poco alla volta, per tutto l’anno. Sai l’ho molto apprezzato. Mettici ancora dentro la voglia di leggere fiabe, scrivere racconti, e di ridere e giocare tanto, ti prometto che ne darò un po’, tutti i giorni, alla mia mamma e a chi le vuole bene.
Un caro saluto alle renne, in particolare a Rudolph, la renna con il naso rosso, ma non dimenticare le altre come hai fatto l’anno scorso… In fine,”Ou Belìn”, come diciamo noi, se ci rispondi …io sono anche su whats’up !
EmmeCi