Strane le feste di quest’anno.
Ma a dire la verità, e a volerla dire tutta, è da un bel po’ che la stranezza, nonché la sensazione di vivere situazioni al di sopra di ogni possibile previsione, accompagnano la tanto declamata magia di Natali sempre più artefatti.
Nel duemila e diciannove l’avevamo sentita questa magia, ma come ogni anno, ne avevamo gustato l’essenza quel tanto che bastava, perché non sapevamo cosa avremmo vissuto da lì a poco. Ci eravamo resi conto però, in maniera crudelmente repentina, che avevamo perso la normalità.

Fatti eccezionali

L’eco delle frasi di auguri, quasi sempre ripetute a cantilena, le avevamo ancora nelle orecchie, quando all’ improvviso una pandemia aveva spazzato la serenità con una facilità che ci aveva lasciato attoniti e feriti.
All’inizio eravamo diventati degli pseudo buoni e sui balconi e alle finestre avevamo sorriso e cantato con vicini di casa che non sapevamo manco di avere.
Ma anche questo fenomeno sociale si era affievolito quasi subito, lasciando presto il posto alla tanto amata indifferenza.
Il 24 Febbraio 2022 era scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina. Tremendo!
I primi tempi non parlavamo di altro e le immagini crudeli le avevamo sotto gli occhi a tutte le ore. Immagini terribili come lo erano state quelle delle ambulanze e delle bare durante il periodo del Covid.
Sconvolgenti per un po’, poi sempre più “normali”.
Quest’anno, il sette Ottobre, è diventata tristemente un’altra data indimenticabile: un attacco a sorpresa da parte di gruppi combattenti aderenti all’ organizzazione palestinese Hamas, ha portato al barbaro assassinio di numerosi israeliani residenti nei territori di confine tra la striscia di Gaza e Israele. Centinaia di ebrei sono stati catturati come ostaggi.
Tutto questo ha riaperto lo scenario a un nuovo conflitto che aveva avuto origine, in realtà, da troppo più tempo: quello tra palestinesi e israeliani.
Qualche ostaggio è tornato in libertà con dentro il cuore e nell’anima il ricordo indelebile di ore di angoscia e di paura. Gli altri chissà che momenti tristi staranno vivendo.

Natale?

Eccolo quindi lo sfondo di questo Natale.
Eccola la magia.
Ecco quello che abbiamo nel cuore mentre ancora non ci siamo lasciati alle spalle la precarietà che il Covid ci ha regalato con troppi morti e una crisi economica mondiale. Una crisi che lascia ancora tantissime persone a doversi fare in quattro per portare ogni giorno a casa il minimo indispensabile per sopravvivere. Altro che la diatriba sulla scelta tra panettone e pandoro, tra frutta candita e uvetta, tra albero e presepe.
E tutti quelli che invece siamo più fortunati e tranquilli continueremo a correre per fare regali, talvolta inutili, per soddisfare la solita egocentrica esigenza di un amore che sta perdendo sempre più significato.
Non tutti per fortuna, perché ancora qualcuno che si salva c’è e si salva perché ci crede ancora alla magia vera del Natale.
Mi piace credere che una buona fetta dell’umanità attenderà questa notte tra il 24 e il 25 del 2023 per abbracciare con affetto profondo chi gli vive accanto o un amico. Ma mi piace credere anche che in tanti spenderanno un po’ del loro tempo per fare sorridere un estraneo o un perfetto sconosciuto. Per dare un po’ di serenità a chi altrimenti la voglia di festeggiare potrebbe non averla per un’infinità di motivi.

Buon Natale by Vicky