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Somministrazione Anticorpi Monoclonali CGRP

Si stima che in Italia la cefalea colpisca almeno sei milioni di persone. Anche se spesso sottovalutata, si tratta di una patologia che può essere invalidante quando frequenza, intensità e durata interferiscono con la qualità della vita di chi ne soffre. Il “mal di testa” può essere considerato il risultato di diversi processi patologici che prevedono l’interazione con il cervello, vasi sanguigni e terminazioni nervose. Per questo, per monitorare la cefalea, è importante tenere conto di numerosi fattori.

La dr.ssa Barbara Vitrani, consulente neurologa specializzata nel trattamento delle cefalee, offre un servizio di diagnosi e cura delle forme comuni e rare di mal di testa: emicrania, cefalea muscolo tensiva, cefalea a grappolo e altre.

Dopo una visita mirata a stabilire di quale tipologia di cefalea soffra il paziente e quali ne siano le cause, verrà prescritta una terapia farmacologica, la cui efficacia sarà testata attraverso la compilazione di un diario compilato dal paziente e monitorato dal medico durante i controlli.

Il disturbo può essere trattato anche con prestazioni all’avanguardia come il trattamento con Anticorpi Monoclonali. Si tratta di una terapia innovativa di prevenzione che agisce mettendo in circolo nell’organismo anticorpi monoclonali anti-GCRP, una piccola proteina che viene liberata dalle terminazioni trigeminali che innervano i vasi sanguigni meningei con conseguente dilatazione e innesco dell’attacco doloroso. Bloccando questa piccola proteina GCRP nei soggetti con emicrania si evita l’infiammazione e la dilatazione dei vasi sanguigni e si arresta la trasmissione del dolore, prevenendo quindi in modo stabile l’insorgenza delle crisi.

Il trattamento si rivolge a pazienti con cefalea resistente, che hanno una storia di trattamenti farmacologici alle spalle e che presentano almeno 4 giorni di cefalea al mese. La maggioranza dei pazienti che rispondono alla terapia presenta un beneficio clinico entro tre mesi e quindi dopo tre somministrazioni ed è solitamente ben tollerato.

Come si somministra il farmaco?
Ogni dose viene somministrata tramite un’iniezione sottocutanea mensile. Le sedi per l’iniezione sottocutanea comprendono l’addome, la coscia o la parte esterna del braccio. A scopo precauzionale è sconsigliato l’uso del farmaco durante la gravidanza e l’allattamento. Non ci sono ancora dati disponibili circa la sicurezza e l’efficacia nei pazienti anziani (65 anni e oltre) e nella popolazione pediatrica. Durante la visita neurologica sarà comunque valutata dal medico l’opportunità di somministrare il farmaco.