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Stasera c’è la luce delle stelle nel cielo e, stranamente, ho sollevato lo sguardo in su. Facciamo fatica a guardarlo il cielo come se sollevarlo questo sguardo ci costasse una fatica infinita. Dovremmo farlo invece e farlo più spesso perché è lì il centro dei nostri pensieri che vagano, disperdendosi altrimenti nei meandri della nostra mente.

Se ci pensassimo un solo momento al fatto che le stelle brillano sempre anche dietro ai nuvoloni scuri del cielo e della vita.

Se pensassimo un solo istante al fatto che sotto questo stesso cielo ci stiamo tutti.

Se pensassimo che le stelle comunque brillano sulle macerie di una guerra o di un terremoto.

Se pensassimo un solo istante al fatto che sotto questo cielo ci sta chi soffre per un’infinità di motivi, per la miseria, per aver perso una persona cara, per essere lì anche solo a guardarle le sofferenze altrui.

Se pensassimo che sotto questo cielo ci stanno anche tanti bambini e non soltanto quelli sereni che hanno tutto, ma anche quelli che hanno una malattia incurabile, quelli che non camminano e non inseguiranno mai un pallone, quelli che implorano un tozzo di pane, quelli che sono abusati e conoscono solo il male di questo mondo, quelli che vengono picchiati a sangue tra le pareti domestiche, non protetti da chi li ha messi al mondo.

Se pensassimo a tutto questo e a tanto altro ci arrampicheremmo tutti insieme sulla coda brillante di una stella cometa e cercheremmo la grotta dietro l’angolo e scopriremmo che buona parte dei nostri sogni si era realizzata sotto il nostro sguardo distratto e frettoloso. Scopriremmo che è bello stare ogni tanto con il naso all’insù, inseguendo la serenità di una luce che si irradia anche da dentro di noi.

By Vicky