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10.000 passi dalla cefalea

Attaccare il contapassi alla cintura e cominciare  i 10.000 passi per vivere bene è la raccomandazione viene dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: per migliorare la salute basta un’ora al giorno di cammino anche non continuativo. Per un totale di 10.000 passi. Poiché un sedentario fa normalmente, senza neanche accorgersene, 5000 passi al giorno, ecco che il Ministero della Salute sul suo sito invita ad aggiungerne 2000. Camminare, meglio se veloce, fa bene sempre.

Camminare fa bene all’organismo

Nuove ricerche ne hanno misurato i benefici. Infatti uno studio condotto dalla Clinica Pediatrica dell’Università di Verona, pubblicato sull’ultimo numero del Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, ha identificato nella camminata costante a 4 Km all’ora, per intenderci la velocità che si tiene quando si porta a spasso il cane, la perfetta andatura “sciogli grasso”, cioè quella che consuma la maggiore percentuale di calorie (il 40%) derivante dai grassi. In sostanza, a parità di tempo, se è vero che più si va veloce e più si consumano calorie, è altrettanto vero che la fonte di energia utilizzata cambia significativamente a seconda del tipo di sforzo. Maggiore è lo sforzo e maggiore è l’utilizzo di carboidrati. Diminuendo l’intensità dell’attività motoria, invece, l’organismo attinge sempre meno dai carboidrati per preferire la fonte energetica dei depositi adiposi.

In pratica, un ragazzo soprappeso di 70 kg che cammina per 40 minuti a 4 km/h, brucia 150 calorie e 6 g di grasso. Se lo stesso ragazzo, però, cammina a 6 km/h, brucia le stesse calorie nel tempo inferiore di 27 minuti, ma i grassi consumati si riducono a soli 3 grammi. L’attività motoria del camminare è particolarmente benefica per tutta la popolazione, senza eccezioni tra grassi e magri. Si tratta di una attività semplice, adatta a tutti, che non richiede un impegno particolare, ma che può prevenire e, in alcuni casi  aiutare a risolvere, problemi metabolici, cardiovascolari, posturali, pressori e anche la Cefalea. Allontana il rischio di osteoporosi, di diabete, di ictus e infarto. E tutto questo con soli 5000 passi in più al giorno rispetto a quelli abituali!

I passi e la cefalea

Nella cefalea in particolare, l’attività fisica regolare contribuisce ad innalzare la soglia del dolore attraverso la produzione delle endorfine (come avviene anche in  gravidanza) del nostro organismo che hanno un effetto analgesico. Lo stimolo alla camminata lenta o veloce che sia, è rivolto soprattutto alla categoria dei sedentari, quella più a rischio di complicanze di varia natura, ovvero, a quel gran numero di persone che nella propria giornata faticano a compiere i 5000 passi.  l’obiettivo dei  10.000 passi vuole essere un incentivo per tutti coloro che, pur desiderando una migliore qualità di vita, ahimè non fanno nulla per raggiungerla.

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Fabio Antonaci

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