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Gli amanti – René Magritte 1928

Abbassati i riflettori su San Valentino,  dopo  il distanziamento sociale e affettivo, è  tempo  di interrogarsi  su  cosa davvero si cela nell’Amore. Se è vero che il  fuoco del sentimento continuerà  ad essere  alimentato dalla vestale,  non sarà che  ci sono  anche  molecole  operose che a nostra insaputa  attraggono due persone?  Come il cervello si  prepara ad amare e ad essere amato, anche a distanza ?

Quando ci si innamora è come se  nel cervello si scatenasse una tempesta chimica  che comincia a pompare in circolo ingenti quantità di dopamina. Avvertiamo eccitazione, ci sentiamo accaldati. La dopamina è un mediatore che il cervello associa alla gratificazione, al raggiungimento di un obiettivo agognato di cui ci si compiace nel tempo e che rimane nel privato  dei ricordi piacevoli. La dopamina viene liberata  nella circolazione quando ricevo qualcosa di meraviglioso da te – che chiamiamo Amore – oppure quando ho il piacere di darti qualcosa. L’Amore è un dare o un avere qualcosa di meraviglioso.  Love is a many splendored thing (W. Shakespeare, sonnets)
La novità dell’evento e l’eccitazione che ne deriva attivano gli stessi circuiti incaricati di rilasciare  anche Noradrenalina. Il cervello ti notare che qualcosa di nuovo è successo, ti senti improvvisamente  come pieno di luce e più vivio  Infatti, in nessun momento della vita ti senti più vitaliedi quando ti innamori.  Si ha un  desiderio incipiente della persona amata.  Più la relazione diventa profonda ed intensa, più si intensifica il piacere associato all’amore.
Un aspetto affascinante  è che la  dopamina all’iniziò,  viene rilasciata solo nel momento in cui si è  eccitato dall’amore, poi il cervello comincia a rilasciarla ancor prima dell’eccitazione, in pratica prevede un abbraccio, un bacio o anche la sola presenza della persona amata. Si avverte un senso di calore prima di incontrarsi che aumenta il desiderio stesso di quel momento. Diventa una vera e propria “dipendenza” il desiderio di rivedere quella persona e poi incontrarla.
Questi circuiti  si attivano  anche  nelle  piccole cose che si amano tutti i giorni. Può far piacere  sorseggiare un aperitivo dopo una lunga giornata di lavoro perché ci dona un po’ di relax, ma con il tempo  quella sensazione è già li dopo il primo sorso – ancor prima che l’alcol faccia il suo effetto – in quanto siamo capaci di anticipare gli eventi.

L’amore maturo

Man mano che la relazione affettiva matura oltrepassa la dipendenza e diventa un vero e proprio “attaccamento” attraverso due distinte modalità.
La prima, quando sei davvero ricompensato dalla presenza di quella persona , è il rilascio di ossitocina che ti fa sentire la persona che ti è accanto come affidabile e un tutt’uno con te. Si stabilisce un legame chimico fra molecole.  Questo tipo di legami si stabilisce anche fra un genitore è un figlio. Un attaccamento così positivo e continuo fra due persone lega chimicamente sia che esse siano insieme sia che si pensino.
La seconda modalità ha a che vedere  con l’accrescimento del  propio senso dell’io. Questo si sviluppa per autoreferenzialitá, senti, agisci, pensi e  associ quel sentimento, gesto o pensiero a te stesso, è così che   strutturi il proprio io. Ma questi elementi  che servono per creare  il tuo io  comportano un forte attaccamento  a ciò che è positivo e molto vicino a te. Non c’è nulla di più vicino a te e di di più forte  della persona che si ama.
E il cervello non sia ferma,  attraverso la sua capacità di rimodellarsi dal punto di vista organizzativo, chimico e strutturale, fa crescere la persona che si ha  vicino  nel proprio se. La persona diventa una parte dell’io, sei legato, diventi “sposato nel cervello” come potrebbe essere nella vita.

Cosa ci aiuta a prepararci all’amore o ad amare di più?

Occorre assicurarsi che il cervello sia  sempre in esercizio  e performante, liberando noradrenalina e dopamina. La ricetta ?  Vivere una vita piena di emozioni, sorprese, sfide e momenti interessanti, fare il pieno di ricompense e novità.
Un modo per verificarsi che arrivi la gratificazione  è diventare colui che gratifica e con generosità. Ogni volta che sei gentile con qualcuno, o che provi compassione, metti in circolo anche  un pò  di dopamina.  Occorre esercitarsi con efficacia nella vita di tutti i giorni (come afferma  Michael Merzenich, a cui è attribuito il merito di aver scoperto la plasticità  neuronale permanente) essendo un persona positiva, amorevole e generosa. E’ consigliabile una vita piena di vitalità, piena di cose interessanti. Quando l’Amore intercetta la tua strada allora sarai pronto a rispondergli.
Certo, puoi sempre scegliere  di essere  trafitto  al cuore dalla freccia di Cupido che  può sorprenderti inaspettatamente.  Bisogna essere  sempre pronti alle sorprese e all’Amore.

Lucignolo