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Leggendo e informandomi e vivendo in maniera il più possibile intelligente, penso di avere qualcosa nel mio DNA che mi fa attirare situazioni a volte comiche, altre volte meno.

Vado al dunque: ieri ero dal parrucchiere nella “disperata” situazione di voler affogare nel lavello dello shampoo tutti i pensieri che si affollano nella mia “testa malandata”. Aspettavo il mio turno in un salone strapieno di donne e qualche uomo. Chiedo alla titolare come fosse andato l’esito di un esame medico importante. Me meschina, me tapina! Non l’avessi mai fatto! Una signora, seduta accanto a me su un divano, comincia la sua filippica rivolgendosi alla vittima:

“Di che gruppo sanguigno sei carissima, se mi posso permettere?”

“Gruppo zero positivo, perché?”

“Ora ti svelo un segreto che nessuno quasi conosce, purtroppo. In base alla teoria, peraltro testata sufficientemente, il medico……. sostiene che in base al proprio gruppo sanguigno, si può dare avvio ad una dieta che toglie determinati cibi e ne fa assumere altri che non intossicano il nostro organismo.

Tu bevi latte e mangi latticini?”

Il silenzio….

La povera che aveva fatto il test perché in passato ha avuto il cancro, già tra l’annichilito e lo spaventato pronuncia un timido “sì”.

Fuori tuonava, tirava vento e grandinava, ma niente in confronto all’urlo della Cassandra in borghese:

“NOOOOOOOO!!!!!!! Devi evitarli! Ti suicidi! Questo medico ha guarito gente con la leucemia! Informati!”

A quel punto si sono affollati nella mia mente il desiderio di zittirla e di strozzarla tutto in uno come lo shampoo+balsamo.

Ho velocemente contato fino a diecimila…ed ho evitato una strage!

Tutti lì ad ascoltare e a pensare a quante volte avevano tentato il suicidio pur volendo disperatamente vivere.

A me, intanto, veniva velocemente in mente un medico che tempo fa visitava in un paesino della Sila, in montagna, che in base ai colori preferiti dettava una dieta MIRACOLOSA. Quasi tutti i miei colleghi iniziarono il “pellegrinaggio” attrezzandosi di tute da neve e doposcì, perché era inverno tosto e… non potevano aspettare la primavera.

Questa volta concludo veramente: sono giunta alla triste considerazione che i pesci non abboccano solo nel mare, che di “pescatori” disonesti ce ne sono tanti e che ci sarà un intrinseco motivo per cui anche chi naviga su internet, prendendo per vera ogni cosa, si dice che navighi in…rete. Cambierei volentieri il verbo, questa gente “abbocca” in rete

By Vicky