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Caro amico ti scrivo per spiegarti come sono.

Non sono facile da comprendere e tanti miei atteggiamenti sono da buttare via e da dimenticare per sempre. Tanti errori ho fatto e tanti ne farò e ti ferirò in maniera forte.

In quei momenti sappi che più forte sarà anche il mio dolore per averlo fatto. Non soffrirei e non soffriresti se tra di noi non ci fosse un legame degno del suo nome.

Tante volte ho avuto bisogno e tu c’eri, a qualunque ora, in qualunque momento, anche quando non mi ero comportata egregiamente e lo sapevo e ne ero cosciente. Sappi però che avevo pianto anch’io insieme a te e non per discolparmi, bensì per ammettere le mie colpe.

Caro amico, io sono “diversa”, diversamente amica.

Il mio dolore cronico, per quanto io lo combatta in ogni istante, per quanto io non mi nasconda dietro di esso come dietro a un dito, il mio dolore è lì. Anche nei momenti in cui lui cambia, cambia la mia voce, cambia la mia espressione, cambiano i miei pensieri, cambia la mia giornata e il mio modo di affrontarla, lui è lì. Sappi amico mio che lui è lì, messo tra di noi e intento non solo a distruggere i miei momenti, ma indirettamente a distruggere anche i tuoi perché in quei frangenti è difficilissimo da parte tua capire.

Non ti incolpo di nulla, non hai mai sbagliato in nulla.

Sappi che in quegli istanti io sto cercando di essere “normale” e lo sto facendo anche per la nostra amicizia perché ho paura che venga annullata dal mio non sentirmi e non essere me stessa.

È in quel caso che devi allungare un po’ di più la tua mano, anche senza dire niente.

Devi, se vuoi, raggiungere il mio cuore e accarezzarlo, e in silenzio suggellare istanti di amicizia vera.

By Vicky