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Terribile, sta arrivando…Le gambe cominciano a cedere. La confusione mentale aumenta vertiginosamente. Nello spazio di un nano secondo sono lì, attonita, impreparata all’attacco nonostante io lo conosca bene in tutte le sue maledettissime sfaccettature. No, no, non posso farcela! Picchia già maledettamente con una forza che solo lui ha. Che faccio? Il divano, è meglio che mi sieda prima di cadere esausta sotto i suoi colpi. La pillola… dov’è, maledetta! Ti porto sempre dietro e adesso non ti trovo! Ne avevo abbastanza? Boh, e chi si ricorda adesso? Dov’è, dov’è? Mamma mia, muoio… Devo andare in camera mia, la pillola è nel cassetto del comodino.  E chi ci arriva fino a lì? Troppo distante. No, prima la porta, poi il corridoio. La parete mi viene addosso, ma no, mi tiene, mi impedisce di cadere. Dov’è l’altra porta? Ah eccola! La centro a fatica. Picchia forte, Sto svenendo. È meglio che mi siedo. Mamma mia, mi cola il naso e l’occhio destro brucia da morire. Sudo freddo. Dio, non ce la posso fare, mi siedo a terra e aspetto che si attenui un po’. Ma no, che aspetto a fare? Quando è così altro che si attenua! Si attenua la mia forza, ma lui rimane lì, forte più che mai. Dieci, forza dieci è questo qui, non ci sono dubbi, maledetto! La pillola…Ah ne ho sempre una dappertutto. Meno male, meno male. La ingoio non so manco come e aspetto. Il vomito ora no, che potrei vomitare la pillola e poi in bagno non ci arriverei mai. La mente manda solo messaggi di paura. Il mio occhio buono mi manda solo immagini offuscate, doppie. Dio come sto male! Un’eternità i minuti che mi separano da una tregua. Poi, quando perdo ormai ogni contatto con la realtà che mi circonda, piano piano uno stato di finta incoscienza si impadronisce di un corpo afflosciato e incapace di muoversi. È così che succede, è così che ci si sente per quel poco che sono stata capace di spiegare l’inspiegabile. È calato il sipario su una scena che si ripete qualche volta, ma che ogni volta porta con sé solo la voglia di combattere meglio… la prossima volta, sì, la prossima volta.

By Vicky